E’ apparso una mattina in galleria e mi ha mostrato i suoi disegni.
Da quel giorno le sue visite sono state frequenti ed incalzanti i nostri colloqui, quasi non ci fosse tempo per indugiare.
Beppe mi è apparso, quella mattina, un personaggio di particolare inquietudine, come le sue opere, dove stati d’animo e malesseri si mescolano al desiderio di riemergere da un oblio forzato e mai accettato.
La sua è una costante ricerca di visibilità, intimo bisogno di riaffermare una identità che non ha mai considerato perduta.
Il tempo delle parole è limitato, Beppe ha fretta, tutto può accadere, anche l’irreparabile.
Con lui la vita è stata generosa ed al tempo crudele, ma sempre all’insegna del suo talento artistico.
Musica, pittura, disegno, poesia, sono nella realtà gli schizzi del suo essere.
Il tempo delle parole è ora finito, i colori prendono per mano i tratti tormentati dei disegni ed hanno la musicalità ed il ritmo di cui tutta la sua vita è pervasa.
Le opere divengono, così, respiri profondi, la speranza di un artista, di un uomo, di essere ancora compreso.
L’intimità e la delicatezza dei suoi disegni è soffio vitale che non fa rumore: “ eccomi qua, sono Beppe, esisto “
Moreno Mondaini