La Materia che trascende
Un’emozione, un sogno, un intimo sentire, possono essere trasferiti, raffigurati su tela, o altro supporto, matericamente?
La riconoscibilità di un sogno può palesarsi usando colori e materiali che non vogliono sciogliersi, stendersi, addolcirsi nei toni, nelle forme, nelle sfumature?
Ci sono opere che trovano forza in cumuli cromatici e materiali altri, partoriti dal grembo di una mater/madre, in questo caso terra, accogliente e respingente, con intatta la forza generativa.
Crediamo che questa espressione artistica non sempre necessiti di titolo, perché la sua ragione vive nell’essere umano, nella sua necessità di raffigurarsi nell’indefinitezza di una storia evolutiva ricca di spessori e materiali, spesso non catalogabili.
E’ progresso o solo contemporaneità?
L’arte, visionaria ed eterea, può avere questa valenza materica?
In fondo credo non sia nemmeno importante farsela questa domanda, perchè la risposta ha tutto il tempo che vogliamo.
Anzi, lasciamola a chi ne fa professione.
E’ una mostra, come altre proposte di No Limits To Fly, che privilegia il fare e sollecita domande, anziché risposte.
Andiamo oltre.
La storia ci dimostra che una visione, un sogno, possono essere raffigurati dalla solidità dei materiali senza perdere la propria carica emozionale.
La convivenza tra i materiali, sciolti o solidi che siano, non può che affidarsi alla visionarietà dell’artista nel saper mettere insieme i pensieri che ci ronzano in testa, per poi contornarli e farceli vedere, qualsiasi tecnica espressiva usi.
La riuscita o meno di un progetto espositivo sta nella curiosità che riesce a sollecitare e nell’alchimia che si genera tra artisti e fruitori, nell’andare oltre l’apparente quiete della tela.
Teniamoci cara questa curiosità che oltre ad essere occasione di incontro, è invito a guardare per vedere.
Immaginiamo la tela al pari di un contenitore di cumuli cromatici formatisi nel tempo, a risulta dei tanti nostri pensieri, delle nostre emozioni.
Avviciniamoci con curiosità agli artisti che qui espongono, con la curiosità che permetterà il generarsi di quell’alchimia.
Moreno Mondaini