No Limits To Fly propone le opere di Leonardo Rossi e Davide Grassia con un allestimento dal taglio molto, molto, personale.
Leonardo e Davide sono artisti curiosi delle iniziative che la Galleria propone e ne condividono spesso le finalità.
Per questi e tanti altri motivi sono felice di essere partecipe delle loro scelte espositive.
Diversi per età, cultura e tecnica espressiva, sono uniti dalla capacità di immaginare la realtà con occhi che sanno andare oltre.
Se a Rimini tutto si può immaginare, questa personale ci può fornire lo spunto per provarci.
Proviamoci!
Hanno errato per la città, dal Ponte all’Arco, dalla Porta al Porto, si sono affacciati, con pudore, nei luoghi, nei vicoli, nelle strade, nelle piazze, ora con il pennello, ora con lo scatto.
Immaginiamoci risvegliati da un lungo sonno, un lungo sonno che ci ha abbracciati dopo aver morso, tanto tempo fa, la mela che fu di Biancaneve.
Ne approfittiamo e gironzoliamo anche noi per Rimini, presi per mano dai loro occhi d’artista.
Uno sguardo al passato, uno al presente e, a poco a poco, scopriamo quanto l’immaginazione possa essere infanzia e quanto l’infanzia possa essere futuro.
Scopriamo che quella mela l’abbiamo morsa in tanti e che, ora, svegli, potremmo ripartire proprio dal valore di quanto vediamo intorno.
Torniamo in Galleria e riguardiamole, le loro opere.
Non danno scampo al pensiero che mi frulla in testa e che porta il nome di Rimini, la città in cui sono nato, cresciuto e dove tutt’ora vivo.
I luoghi ritratti o immaginati fanno parte della mia storia, di riminese, nonostante stenti a riconoscermici.
Una Rimini consumata e trasformata da quella stessa idea che un tempo ha fatto grandi i nostri nonni, i nostri padri, ma che ora ne è il limite, uno dei nostri limiti.
Non doveva essere la pandemia a mostrarceli!
Purtroppo così è stato. Peccato!
Durante il nostro sonno sono accadute trasformazioni che oggi appaiono sempre più gattopardesche.
Una a caso, il Teatro!
Tutto cambia, nulla cambia!
E … che palle il Capodanno più lungo del mondo!
Tuttavia, tornando ai lavori in esposizione, vi scorgo le tracce di un bisogno di Comunità su cui bisognerebbe tornare a riflettere perché credo esista veramente, magari sottotraccia, ma pronta a ripartire.
Così quelle sensibilità espresse e non, ci possono far riflettere sul nostro presente/futuro perché …” eppur quelle strade, quei vicoli, quelle piazze, quelle persone, si muovono ancora …”
Vero Leonardo? Vero Davide?
Moreno Mondaini