QUEL CHE RESTA DEL VIAGGIO
prima riflessione: l’Oriente
“ opere di pennello, di scatto, di ripresa
“
andare, cercare, tornare, ritornare, ricordare, testimoniare, sognare"
No Limits To Fly ( N.L.T.F. ) ha il piacere di proporre un allestimento espositivo di opere molto particolari. Particolari perché parlano del viaggio, di ciò che significa e di ciò che rimane in chi l’ha vissuto.
N.L.T.F. lo ha immaginato come un corpo vitale in trasformazione e gli ha dato le sembianze di Stefano, Gian Maria, Giorgio, i tre protagonisti dell’esposizione che ben rappresentano i diversi tipi di approccio al viaggio che la Galleria vuole mostrare.
Il viaggio, così identificato, viene raccontato attraverso le loro opere, le loro emozioni, vissute durante e dopo.
Sono quadri, fotografie e video, realizzati da viaggiatori diversi tra loro, per età, cultura, curiosità, intenti.
Ieri erano viaggiatori, negli anni ‘60/’70, che sfuggivano ad una vita di delusioni per rivoluzioni disattese o storie naufragate, spesso alla ricerca di emozioni sempre più fumose, coscienze sempre più dilatate e artificiali.
Viaggiatori che abiuravano le proprie radici, sostituendole con quelle di altri, più lente, intimiste e povere, dove l’uso di droghe varie sembrava coincidere con i ritmi di filosofie orientali pregne di medioevo ed individualismo.
Oggi sono viaggiatori alla continua ricerca di immagini, sensazioni inconsuete, conoscenze di altro, scoperte da condividere e raccontare tornati a casa propria.
Viaggiatori determinati nella consapevolezza delle differenze tra sè e gli altri, che amano viaggiare sia di mente che di gambe, testimoni e promotori di progetti partecipati, prospettici e solidali.
L’allestimento espositivo li mostra attraverso le loro opere ma anche attraverso i loro racconti e l’emotività dei loro ricordi, che saranno al centro di due serate in Galleria.
N.L.T.F. ama pensare all’Oriente nei termini di una metafora della vita che ha il suo tempo, il suo luogo e la sua azione anzitutto nella mente.
Moreno Mondaini